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Psicologia e Psicoterapia, Centro Italiano per il trattamento dei Distrubi Ossessivo-Compulsivi

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Radici del Disturbo Ossessivo-Compulsivo

2024-09-15 12:49

Dott.ssa Anna Ioppi

Radici del Disturbo Ossessivo-Compulsivo

Un’esplorazione dei fattori di rischio

Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) è una condizione cronica caratterizzata dalla presenza di pensieri, immagini, impulsi o sensazioni intrusivi e involontari (ossessioni), che inducono i soggetti a compiere comportamenti ripetitivi o rituali (compulsioni) nel tentativo di neutralizzare il disagio associato.

 

Per chi soffre di DOC, le compulsioni e i rituali non sono frutto di una scelta volontaria, ma risultano da una sorta di imposizione mentale. Anche se la maggior parte delle persone riconosce che i pensieri e le credenze che alimentano tali comportamenti sono illogici o irrealistici, si sentono spinti a eseguirli per ridurre il disagio provocato dai pensieri intrusivi e per prevenire l'insorgenza di timori persistenti.

 

La persona che soffre di un DOC può sentirsi sopraffatta dai continui rituali legati alle ossessioni e, di conseguenza, cercare di evitare situazioni che potrebbero scatenarli. Con il tempo, questo può comportare limitazioni significative nella vita sociale e lavorativa. Nei casi più gravi, le persone possono trascorrere talmente tanto tempo a compiere rituali da non essere più in grado di svolgere l’attività lavorativa. Senza interventi e trattamenti, il DOC tende a persistere e può influenzare negativamente ogni aspetto della vita.

 

Sebbene le cause esatte del DOC non siano completamente comprese, si ipotizza che una combinazione di fattori genetici, biologici e stressogeni possa contribuire al disturbo, aumentando la possibilità individuale di sviluppare una determinata condizione in soggetti predisposti.

 

Fattori di Rischio Specifici

 

1. Genetica: circa il 50% del rischio di sviluppare DOC è attribuibile a fattori genetici. Avere un familiare che soffre di DOC, in particolare se ha sviluppato i sintomi in giovane età, costituisce un significativo fattore di rischio. Inoltre, l'apprendimento attraverso modelli di comportamento e gli stili educativi giocano un ruolo importante: possono agire sia come fattori protettivi, contribuendo a prevenire l'insorgenza del disturbo, sia come fattori scatenanti, influenzando il rischio di sviluppo. 

 

2. Genere: il genere rappresenta un ulteriore fattore di rischio per lo sviluppo del DOC nei diversi stadi evolutivi. I soggetti di sesso maschile tendono a manifestare sintomi nel corso dell'infanzia, mentre il rischio si equipara tra maschi e femmine con l’arrivo della pubertà. Inoltre, uomini e donne possono presentare sintomi diversi; ad esempio, i maschi sono più frequentemente inclini a preoccupazioni legate alla sessualità e al perfezionismo, mentre le femmine mostrano più frequentemente compulsioni riguardanti la contaminazione e la pulizia.

 

3. Struttura cerebrale: sebbene non sia completamente chiaro il meccanismo, ci sono indicazioni di una relazione tra i sintomi del DOC e alcune irregolarità strutturali e funzionali nel cervello. La ricerca continua a esplorare questo ambito.

 

4. Personalità: alcune caratteristiche di personalità come la difficoltà a tollerare l'incertezza, un forte senso di responsabilità e il perfezionismo possono aumentare la vulnerabilità allo sviluppo del DOC. Attualmente, si cerca di determinare se questi tratti siano innati e stabili o se, al contrario, siano appresi e quindi più suscettibili a cambiamenti nel tempo. 

 

5. Età: il DOC tende a manifestarsi nella tarda adolescenza e nella prima età adulta. Con l'avanzare dell'età, si osserva generalmente una riduzione dei sintomi ossessivo-compulsivi. Tuttavia, questo effetto può variare tra i sessi: gli uomini tendono a mostrare una diminuzione dei sintomi con il passare degli anni, mentre nelle donne i sintomi possono, al contrario, aumentare.

 

6. Eventi di vita: eventi stressanti, in particolare quelli traumatici vissuti durante l'infanzia, come abusi, trascuratezza o bullismo, sono forti fattori di rischio. Anche periodi di stress intenso nella vita possono peggiorare i sintomi esistenti o favorire le ricadute.

 

7. Famiglia e complicazioni pre- post partum: alcuni studi recenti evidenziano una correlazione positiva tra famiglie più numerose e la presenza di DOC. Inoltre, le complicazioni durante la gravidanza e il periodo post-partum sembrano aumentare il rischio di sviluppare DOC, in particolare nelle donne che hanno subito un aborto spontaneo. Tuttavia, i risultati non sono omogenei e ulteriori ricerche sono necessarie per chiarire il ruolo di questi fattori di rischio.

 

8. Disturbi psicologici: la presenza di altri disturbi psicologici in comorbidità, come disturbi d’ansia, dell’umore, del controllo degli impulsi, alimentari e da uso di sostanze, può essere un ulteriore fattore di rischio per lo sviluppo del DOC.

 

Comprendere questi fattori e come si intrecciano può aiutare a migliorare la diagnosi, il trattamento e il supporto per chi soffre di Disturbo Ossessivo-Compulsivo, contribuendo a una gestione più efficace del disturbo e migliorando la qualità della vita dei pazienti.

 

Se stai sperimentando sintomi legati al disturbo ossessivo-compulsivo, ti invitiamo a contattare CEIDO per ricevere aiuto e supporto da professionisti specializzati.

 

Bibliografia

 

- American Psychiatric Association. (2022). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed., Text Revision). American Psychiatric Association.

- Fontenelle, L. F., & Hasler, G. (2008). The analytical epidemiology of obsessive–compulsive disorder: Risk factors and correlates. Progress in Neuro-Psychopharmacology and Biological Psychiatry, 32(1), 1-15.

https://doi.org/10.1016/j.pnpbp.2007.06.024

- Istituto Superiore di Sanità. (2022, 28 febbraio). Disturbo ossessivo-compulsivo. Istituto Superiore di Sanità.

https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/d/disturbo-ossessivo-compulsivo#diagnosi


 

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