Introduzione
La pandemia di COVID-19 e le misure messe in atto per contrastarla hanno avuto ripercussioni significative sulla salute fisica e su quella mentale, interessando sia la popolazione generale che clinica.
Nonostante sia ben documentato l'impatto della pandemia sulla salute mentale generale, gli effetti sui disturbi mentali specifici come il Disturbo Ossessivo-Compulsivo sono stati meno esplorati.
Secondo studi recenti, le persone con una diagnosi di Disturbo Ossessivo-Compulsivo antecedente alla pandemia potrebbero rappresentare il gruppo più vulnerabile tra quelli con disturbi mentali.
Esaminare l'impatto della pandemia su questa condizione è fondamentale per comprendere meglio le necessità di chi convive con il disturbo e sviluppare interventi mirati.
Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC)
Il DOC è un disturbo mentale caratterizzato da pensieri, immagini o impulsi ricorrenti e persistenti, percepiti come intrusivi e indesiderati, che causano ansia o disagio, associati o meno a comportamenti o azioni mentali ripetitivi che la persona si sente obbligata a eseguire per ridurre l'ansia o prevenire l’evento temuto.
Circa il 50% delle persone con DOC manifesta sintomi come la paura della contaminazione, la percezione di un alto rischio di infezioni o di trasmettere malattie ad altri e comportamenti protettivi finalizzati a eliminare o ridurre tale rischio.
L’emergenza COVID-19 e il DOC
A partire da marzo 2020 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato lo stato di pandemia di COVID-19. Da quel momento sono state introdotte a livello globale misure rigorose per contenere la diffusione del virus tra cui quarantene, distanziamento sociale e campagne nazionali sull'importanza dell'igiene delle mani e dell'uso di mascherine protettive.
L’ipotesi è che le precauzioni adottate per contrastare il virus, come il lavaggio frequente delle mani, l’attenzione scrupolosa all’igiene e l’evitamento del contatto fisico, abbiano generato disagio psicologico nelle persone con DOC.
In effetti, diversi studi hanno evidenziato che molte delle persone con una diagnosi di DOC ha riscontrato un peggioramento significativo dei sintomi durante la pandemia.
Sembra che il COVID-19 abbia rappresentato un forte fattore di stress, in particolare per le persone con compulsioni legate alla pulizia, che hanno mostrato i peggioramenti più significativi.
Possibili cause del peggioramento del DOC durante la pandemia
Tra i fattori che hanno contribuito all’aggravamento dei sintomi del DOC, Banerjee ha individuato:
- Maggiore enfasi sul lavaggio delle mani, percepito come indispensabile per evitare il contagio.
- Procedure dettagliate per l'igiene delle mani, che hanno rafforzato comportamenti ritualistici già esistenti in molte persone con DOC.
- Indicazioni sul lavaggio dopo contatti a rischio, fornendo una giustificazione per la ripetizione di tali comportamenti.
- Pressioni da parte dei familiari per rispettare le rigorose norme igieniche, contribuendo al mantenimento o all'aggravamento delle ossessioni.
- Costante esposizione mediatica sulle fonti di contaminazione, che ha intensificato l’ansia legata alla pulizia e al controllo.
- Normalizzazione del rimuginio e dei lavaggi ripetuti, rendendo più difficile distinguere tra norme sociali e manifestazioni patologiche.
- Accumulo di dispositivi di protezione e prodotti igienici, che ha innescato o peggiorato comportamenti di accumulo compulsivo.
Cosa è accaduto nella popolazione generale?
I giovani adulti e gli studenti hanno mostrato un peggioramento generale del benessere mentale, le donne in gravidanza e gli operatori sanitari, invece, sono risultati più vulnerabili rispetto alla popolazione generale, con un aumento dei sintomi ossessivo-compulsivi e dei livelli di ansia. Bambini e adolescenti, infine, costituiscono un gruppo a rischio, in particolare quelli con una storia familiare di disturbi psichiatrici o un’insorgenza precoce del DOC. Le esperienze negative vissute durante la pandemia hanno avuto un impatto immediato e potrebbero comportare conseguenze a lungo termine sulla loro salute mentale, soprattutto se sono presenti difficoltà di accesso ai servizi psichiatrici.
Strategie terapeutiche proposte
Molti specialisti suggeriscono di incentivare l'educazione, sia tra le persone con DOC che nella popolazione generale, con l'obiettivo di migliorare la capacità di fronteggiare lo stress.
A questo proposito, Chen et al. hanno presentato un piano d'intervento strutturato in sei passaggi:
- Diffondere informazioni rassicuranti sulla pandemia per ridurre la percezione eccessiva del rischio tra le persone con DOC.
- Minimizzare comportamenti disfunzionali legati allo stress, come fumo, alcol, abbuffate, abuso di farmaci che potrebbero peggiorare i sintomi del DOC.
- Offrire formazione sulla gestione dello stress a chi è più a rischio di sviluppare sintomi ossessivo-compulsivi.
- Promuovere relazioni familiari positive e il supporto sociale
- Incentivare abitudini salutari come attività fisica, studio e lavoro.
- Rivalutare le aspettative personali per alleggerire il carico emotivo.
Non tutti gli studi, però, concordano sull’impatto negativo della pandemia di COVID-19 sul DOC: alcuni hanno osservato un minimo peggioramento e altri una riduzione dei sintomi ossessivo-compulsivi legati alla paura della contaminazione e ai rituali di pulizia. Come è possibile?
Una possibile interpretazione
Durante la pandemia, le norme igieniche come lavarsi spesso le mani o disinfettare le superfici sono diventate abitudini comuni e accettate da tutti. Questo potrebbe aver aiutato le persone con il DOC a sentirsi in sintonia con il resto della società, riducendo il disagio legato alla percezione di essere "diversi". In altre parole, i comportamenti che prima potevano sembrare esagerati o fuori luogo sono stati in qualche modo incoraggiati, alleviando probabilmente il senso di ansia e inadeguatezza in chi li metteva in pratica.
Inoltre, la responsabilità di evitare i contagi è stata condivisa da tutti, e questo potrebbe aver diminuito il peso emotivo che spesso le persone con DOC si sentono addosso.
Il contesto potrebbe aver temporaneamente rafforzato il senso di equilibrio e stabilità personale delle persone con DOC, riducendo i sintomi ossessivi legati alla pulizia e alla contaminazione.
Conclusioni
Sebbene non tutti siano stati negativamente influenzati dalla pandemia, molte ricerche mostrano un aumento dei sintomi del DOC sia in chi ne soffriva già, sia in chi non presentava sintomi preesistenti. Inoltre, diversi studi avvertono sulle possibili conseguenze a lungo termine della pandemia. Questo sottolinea l'importanza di una diagnosi precoce e di interventi preventivi, considerando che il ritardo nella diagnosi può peggiorare la prognosi e la risposta al trattamento.
Se stai affrontando difficoltà legate al disturbo ossessivo-compulsivo, non esitare a rivolgerti ai professionisti di CEIDO per un supporto professionale mirato e competente.
Bibliografia
Linde ES., Varga TV. and Clotworthy A. (2022). Obsessive-Compulsive Disorder During the COVID-19 Pandemic. A Systematic Review. Front. Psychiatry.
Zaccari V., D’Arienzo MC., Caiazzo T., Magno A., Amico G. and Mancini F. (2021). Narrative Review of COVID-19 Impact on Obsessive. Compulsive Disorder in Child, Adolescent and Adult Clinical Populations. Front. Psychiatry.